Page 20 - Sebino News - Aprile 2022
P. 20

& dintorni                                        Pag. 20


              NO ALLA GUERRE                                ogni sua forma. Uno dei concetti più difficili da spiegare ai più piccoli  dimentichiamo alcuni piccoli dettagli: Little Boy, Fat Man e i 220 mila
                                                            in ambito scolastico è, come nel corso dei secoli, dall’antichità sino ai  civili che hanno spazzato via. Perché certo, le vite umane sono importanti,
                                                            giorni d’oggi, la guerra sia stata considerata uno strumento di pace. “Si  ma cosa saranno mai i civili sacrificati se la posta in gioco è la pace del
                                                            vis pacem, para bellum” diceva Vegezio, “se vuoi la pace, prepara la guer- mondo. Ecco, questo mi fa paura. Mi terrorizza il fatto che la maggior
                                                            ra”. Come spiegare ad un bambino che due concetti così diametralmente  parte delle guerre sono scoppiate per portare la pace, mi atterrisce che
                                                            opposti possano essere indissolubilmente legati? Ormai si sa, la storia la  inneggiando alla pace ci si possa fare artefici di simili crudeltà, mi lascia
                                                            scrivono i vincitori e, dilungarsi in una interpretazione di ciò che sta av- sgomenta come la narrazione che facciamo degli eventi possa influenzare
                                                            venendo tra Russia, Ucraina, NATO, Cina e compagnia bella, ad oggi  a tal punto il nostro giudizio sugli stessi.
                                                            sarebbe solo un inutile spreco di tempo; il popolo saprà il tutto solo a cose  Nei discorsi di questi giorni, siano essi svolti al bar davanti ad un bianco
                                                            fatte, potrà rifletterci solo con il senno di poi. Il popolo, presupposto e  sporco, o sui canali nazionali al cospetto di tutto il popolo italiano e inter-
                                                            fondamento delle millantate democrazie di stampo americano, si è ridotto  nazionale, a seconda che si parteggi per l’uno o per l’altro dei due paesi,
                                                            in ultima istanza ad una massa informe che viene resa partecipe soltanto  ci si dilunga in una lista delle crudeltà compiute da una parte e dell’altra,
                                                            quando ai piani alti qualcuno ha già deciso, evidenza che è emersa negli  come se avesse torto chi causa maggiore sofferenza. Viene pubblicata  la
                                                            anni passati nel caso del covid.                   foto di un ospedale distrutto dai russi? Ecco che subito dopo compare
                                                            Ad oggi noi possiamo solo raccoglierci in preghiera, supportare come me- la foto di un edificio fatto esplodere dagli ucraini. Non è una narrazione
                                                            glio possiamo coloro che questa guerra non la volevano e se la sono vista  oggettiva, un resoconto di guerra, ma una propaganda in grande stile che
                                                            piombare sulla testa, perché infondo cosa è la guerra? Forse quando ero  vuole muovere l’opinione pubblica e convincerla “tifare” questo o quello,
                                                            bambina nessuno me lo ha spiegato e questa lacuna mi ha accompagnata  distogliendola da ciò che questa guerra comporta.  Io non riesco davvero
                                                            fino ad oggi, ma a 25 anni, così come a 8, continuo a non capirla. Due  a parlare di vittoria quando si tratta di guerra, non riesco a immaginare un
                                                            uomini che cercano di dimostrarsi l’uno più forte dell’altro mandando a  carro dei vincitori, riesco solo a vedere tre realtà, Russa, Ucraina e NATO,
                                                            combattere qualcuno al posto loro. Due uomini che prendono una posizio- tutte con le mani egualmente sporche di sangue e un’opinione pubblica
                                                            ne e per affermarla distruggono vite, città, patrimoni artistici e culturali.   che si scanna per chi abbia ragione mentre la benzina cresce, l’emergenza
                                                            La ragione si dà ai matti dicevano e forse davvero una guerra è uno scon- energetica dilaga e sempre più persone sono sul lastrico. Non ci è dato
        In questi giorni, con l’iniziativa NO ALLA GUERRA organizzata dai   tro tra chi è più folle e ha meno scrupoli, ma alla fine a pagare è sempre  sapere quale sarà l’esito di questo conflitto, non abbiamo nessuna idea di
        diversi comuni del Sebino, le amministrazioni hanno voluto coinvolge-  il piccolo, mai il folle. La storia la scrivono i vincitori ed è per questo che  chi ne uscirà vincitore ma non ci sono dubbi su chi ne uscirà vinto.
        re i bambini in un progetto dedicato alla pace e alla lotta alla guerra in   ad oggi ringraziamo il popolo americano per averci salvato dai Nazisti e                                                                                             Mirea Martinelli

                                             CREDARO: NO ALLA GUERRA                                    FORESTO: NO ALLA GUERRA
                                             La scuola primaria di Credaro, in occasione della pre-  Anche Foresto Sparso, in quanto comune dell’Ambito territoriale del Basso Sebino, ha partecipato al momento
                                             ghiera ha radunato tutti gli alunni nel cortile e insieme   di riflessione coinvolgendo Amministrazione Comunale, dirigente scolastico e parrocchia. “Il momento attuale
                                             agli insegnanti, all’amministrazione comunale, al Par-  non è dei migliori - ha dichiarato Gennaro Bellini – ma insieme possiamo portare la pace, partendo dalle nostre
                                             roco Don Giovanni e ai genitori, ha pregato per fermare   famiglie e dalle nostre comunità. Il sindaco ha poi citato PIO XII ricordando che nulla è perduto con la pace,
                                             questa ondata di odio. Credaro è contro ogni forma di   tutto può esserlo con la guerra”. Foresto Sparso ha inoltre accolto una famiglia Ucraina, giunta proprio il 4
                                             violenza e crede profondamente nella necessità di cre-  marzo sul territorio.
                                             scere i più piccoli attraverso valori quali la pace e il ri-
                                             pudio della guerra.  Citando Rodari, l’amministrazione
                                             comunale ha ricordato: “La pace è come un seme, che
                                             deve essere piantato quando la terra è ancora tenera, i
                                             bambini poi lo faranno fiorire”
































                        VILLONGO: NO ALLA GUERRA
        Tutti insieme per dire “NO alla guerra”.
        Gli studenti di Villongo hanno partecipato in modo accorato portando il loro sentito contributo con canzoni,
        poesie, cartelloni, disegni, e riflessioni ...NO WAR,  Peace and love, “scrivono i ragazzi sui loro cartelloni.
        Hanno pienamente ragione. Non esistono spiegazioni plausibili, mai, per una guerra. Non migliora mai la vita
        delle persone, la guerra, che invece rappresenta solo distruzione e morte. Servono la volontà e l’umiltà per
        trovare soluzioni pacifiche, Unica strada per  uscire da queste tragedie”

                                                                                                CIVIDATE AL PIANO: NO ALLA GUERRA
                                                                                      MARCIA DELLA PACE DELLE SCUOLE DI CIVIDATE
                                                                                     Ringraziamo davvero moltissimo la Dirigente scolastica, gli insegnanti e tutti gli alunni della scuola primaria e
                                                                                     secondaria di primo grado, insieme ai grandi della scuola dell’infanzia e ai piccolissimi del nido che, in moda-
                                                                                     lidà diverse, hanno voluto dichiarare alla comunità cividatese il loro NO ALLA GUERRA E SI ALLA PACE
                                                                                     marciando dalla scuola alla piazza del Comune, dove hanno portato i loro manifesti testimoniando la solidarietà
                                                                                     verso il popolo ucraino e confermando con fermezza il no ad ogni tipo di guerra.
   15   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25