Page 11 - Sebino News - Marzo 2022
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                                      CATERINA LA GRANDE IMPERATRICE DI RUSSIA

         (Continua dall’uscita precedente)  Facendo riferimento agli scritti di Cesare Beccaria                          loro padroni come i “cattivi” corrotti e crudeli che
     All’epoca della detronizzazione di Pietro III, a tutti  e Montesquieu, Caterina  redasse un documento  di           impedivano loro di avere la libertà e di comunicare
     gli effetti, esisteva un potenziale rivale al trono per  riforma del sistema giudiziario. La commissione le-        liberamente col sovrano o che fraintendevano volon-
     Caterina: questi era Ivan VI (1740-1764), il quale era  gislativa, a onta del nome, aveva un ruolo consulti-        tariamente i decreti imperiali. I servi della gleba in
     tenuto  prigioniero presso Schlüsselburg, sulle  rive  vo e propositivo, senza potere alcuno. Il suo scopo          Russia all’epoca di Caterina, si dimostrarono sempre
     del Lago Ladoga, dall’età di sei mesi; oltre a Yeliza- avrebbe dovuto essere quello di mettere in evidenza          abbastanza guardinghi e sospettosi verso di lei, già
     veta Alekseyevna Tarakanova (1753-1775). Ivan VI                                                                    dai primi giorni della sua ascesa: Caterina aveva in-
     venne assassinato nel tentativo di farlo fuggire dalla                                                              fatti annullato l’atto con cui Pietro III aveva liberato
     sua prigione in un fallimentare tentativo di colpo di                                                               i servi della gleba di proprietà della chiesa ortodossa.
     Stato ai danni di Caterina: la sovrana, come l’impe-                                                                Ovviamente ai servi non piacque nemmeno il fatto
     ratrice Elisabetta prima di lei, aveva dato istruzioni                                                              che Caterina avesse deciso di non occuparsi più di-
     che egli dovesse essere ucciso se avesse tentato di                                                                 rettamente delle loro petizioni. Lontani dalla capita-
     organizzare un qualsiasi colpo di Stato a danno del                                                                 le, furono addirittura confusi dalle circostanze della
     potere costituito. Ivan era stato giudicato pazzo da                                                                sua improvvisa ascesa al trono.
     anni e per questo era stato posto in solitario confino                                                              I contadini, inoltre, furono scontenti durante il regno
     e anche per questo si riteneva che una sua ascesa al                                                                di Caterina per una serie di problematiche dovute a
     trono ne avrebbe fatto solamente un burattino nelle                                                                 cattive annate nei campi, a epidemie (in particolare
     mani di qualche profittatore di palazzo.                                                                            quella del 1771). I nobili, in risposta alle politiche
     Anche se Caterina non era una discendente della di-
     nastia dei Romanov, era discendente della dinastia
     dei Rurik che aveva preceduto i Romanov al trono di
     Russia. Succedette al marito come zarina regnante,
     seguendo i dettami stabiliti già all’epoca di Caterina
     I che era succeduta al marito Pietro il Grande nel
     1725 in mancanza di eredi. Gli storici hanno di-
     scusso dello status tecnico dell’ascesa di Caterina,
     se essa abbia agito da reggente o da usurpatrice e                           dovuta spettare al padrone e una parte andava al pro-
     cioè se essa avesse svolto l’attività di sovrana per sé                      prio sostentamento. Questi accordi erano stabiliti per
     o per conto di suo figlio, il granduca Paolo, ancora                         legge e dovevano essere rispettati da servi e padroni.
     minorenne. Negli anni ‘70 del Settecento, un grup-                           Caterina, che si trovò a regnare all’epoca, sostenne
     po di nobili collegato a Paolo (Nikita Panin e altri)                        tale sistema sostanzialmente  non mutandolo:  così
     considerarono l’idea di un nuovo colpo di Stato per  i problemi, proponendo soluzioni. La commissione,  l’aveva ereditato e così esso rimase negli anni a ve-
     deporre questa volta Caterina e trasferire la corona  che rappresentava tutte le classi sociali tranne i servi  nire sino alla sua abolizione.
     al giovane granduca Paolo, il quale si dimostrava più  della gleba (la maggioranza della popolazione), fu  Caterina a ogni modo compì delle piccole riforme
     propenso a una monarchia costituzionale anziché a  sciolta prima che avesse concluso i lavori, probabil- anche nel campo della servitù della gleba, conceden-  La ribellione di Pugačëv
     una autocrazia illuminata. A ogni modo questo colpo  mente in seguito a una svolta conservatrice nella sua  do ai servi la possibilità di far valere i loro diritti se   liberali  di Caterina, rafforzarono ulteriormente  il
     di Stato non poté avere luogo e Caterina regnò sino  politica  e, soprattutto,  a causa dello scoppio della  il loro padrone avesse ecceduto quanto disposto dal-  loro atteggiamento verso i servi della gleba. Questo
     alla propria morte.                    guerra contro la Turchia.             la legge russa in materia. Malgrado questa apertura,   scontento generale portò alla cosiddetta Rivolta di
     Il regno                               Caterina riorganizzò l’amministrazione dei gubernii,  la sovrana stabilì che ai servi della gleba non fosse   Pugačëv del 1774. I servi della gleba seguirono in
                                                                                                                         massa Pugačëv, un pretendente al trono che si spac-
     L’incoronazione e la creazione di una nuova   i  governatorati,  conferendo  loro  un grande  potere  più consentito di appellarsi direttamente allo zar per   ciava  per il legittimo zar, avvalendosi dello  scon-
     corona                                 sulle zone rurali nella prevenzione delle rivolte con- far valere i propri diritti, con l’intento di non volersi   tento generale nei confronti di Caterina e delle sue
                                            tadine. Questo processo fu completato entro il 1775.  porre in mezzo alle contese tra servi e nobili loca-
                                            La riforma creò province e distretti, che erano mag- li, per non favorire l’una o l’altra parte. Con questo   politiche per vantaggio personale; ma questa non fu
                                            giormente gestibili rispetto ai governatorati.  atto, a ogni modo, sebbene non intenzionalmente,   l’unica volta che i servi della gleba russi si ribella-
                                            Nel 1785 Caterina pubblicò un editto che riconobbe  ella riconobbe ai servi della gleba uno status buro-  rono al sovrano. Pugačëv disse ai servi della gleba
                                            alla piccola nobiltà il diritto di presentare petizioni  cratico che in precedenza era mancato. Alcuni di essi   in particolare di essere disposto ad aiutarli nella lor
                                            al trono, liberò i nobili dai servizi obbligatori e dalle  furono in grado di sfruttare questo loro nuovo status   condizione, ascoltando i loro problemi, pregando per
                                            tasse, rese ereditaria la nobiltà e concesse ai nobili  a loro vantaggio: un servo, ad esempio, che si trovas-  loro e agendo come un santo tra le genti, fatto che
                                            il pieno controllo sui servi della gleba che viveva- se nella propria condizione illegalmente (ad esempio   attrasse ancora più persone alla sua causa. La rivolta
                                            no sulle loro terre. Caterina donò terre della corona  se detenuto da un non nobile), poteva farsi valere.  alla fine ebbe un esito fallimentare e Caterina ritirò
                                            site in Ucraina ai nobili più fedeli, dotandole anche  Malgrado ciò i diritti della servitù della gleba con-  ogni idea che aveva in mente di far terminare defini-
                                            di  servi  della  gleba.  Incoraggiò  la  colonizzazione  tinuarono a essere molto limitati.  Un  proprietario   tivamente la servitù della gleba.
                                            dell’Alaska e di altre aree di recente conquista.  terriero poteva continuare a punire i propri servi a  Politica estera
                                            L’unico settore nel quale  l’ispirazione illuminista  propria discrezione e con Caterina la Grande i padro-
                                            influì sull’opera di Caterina II fu quello dell’educa- ni ottennero anche il diritto di inviare i propri servi ai
                                            zione e dell’assistenza sanitaria: case di educazione  lavori forzati in Siberia, punizione normalmente ri-
                                            furono istituite a Mosca e a Pietroburgo, mentre nei  servata ai criminali recidivi. L’unica cosa che un pa-
     Caterina II al balcone del Palazzo d’Inverno il 9 lu-  capoluoghi furono aperte scuole anche per gli adulti,  drone non poteva fare era uccidere un proprio servo,
     glio 1762, giorno del suo colpo di Stato  si costruirono nuovi ospedali e le città furono obbli- perché in fin dei conti la vita di un servo apparteneva
     Caterina venne incoronata nella Cattedrale dell’As-  gate a provvedersi di medici e di farmacie.  allo stato. Caterina, contraddicendo la propria legi-
     sunzione di Mosca il 22 settembre 1762.   I servi della gleba                slazione in materia, continuò comunque ad accoglie-
     La sua incoronazione segnò la creazione di uno degli  La punizione di un servo della gleba  re le richieste provenienti dai servi e si occupò dei
     elementi più importanti del tesoro imperiale dei Ro- All’epoca del regno di Caterina, la servitù della gle-  casi di abusi più gravi. Pur non essendo intenzionata
     manov, la Corona imperiale di Russia, disegnata dal  ba era un fatto ancora profondamente presente nella   a comunicare direttamente coi servi della gleba per
     gioielliere franco-svizzero Jérémie Pauzié.   società russa, un elemento che strideva fortemente   ragioni di status sociale, eliminò comunque dei casi
     Ispirata a un disegno bizantino, la corona venne rea- col carattere illuministico e riformistico della sovra-  secondo i quali una persona poteva divenire servo
     lizzata con due sfere d’oro e d’argento a rappresen- na. Secondo un calcolo eseguito nel 1762, Caterina   della gleba, culminando nel manifesto del 17 marzo
     tare l’impero romano d’oriente e d’occidente, divisi  era proprietaria personalmente di 500 000 servi della   1775, col quale proibì ai servi già liberati di diveni-
     da una ghirlanda fogliata e da festoni.   gleba. Altri 2 800 000 servi della gleba erano di pro-  re nuovamente servi. Durante il suo regno, Caterina
     La corona conteneva 75 perle e 4 936 diamanti in- prietà dello stato russo.  rinunciò a molti servi della gleba di proprietà dello
     diani  a formare  delle  foglie  d’alloro, simboli  del  I proprietari  terrieri  del resto avevano propri ser-  stato,  ma solo per “privatizzarli”  a  proprietari  ter-
     potere e della forza ed era sormontata da uno spi- vi che erano legati a doppio filo alla terra che col-  rieri.
     nello di 387.62 carati in precedenza appartenuto alla  tivavano. I figli dei servi della gleba nascevano in   Caterina concesse ai servi della gleba la possibili-
     zarina Elisabetta, oltre a una croce di diamanti. La  tale condizione ed erano costretti a lavorare la terra   tà, sempre a discrezione dei loro padroni, di venire
     corona venne prodotta nel tempo record di due mesi  come i loro genitori. I loro diritti erano molto limi-  istruiti (anche all’estero) e di svolgere altri lavori che
     e raggiunse il peso di 2.3 kg. Dal 1762, la corona  tati, ma non erano proprio degli schiavi. Se lo stato   non fossero necessariamente legati alla terra agrico-
     imperiale venne utilizzata per tutte le incoronazioni  non permetteva loro tecnicamente di avere dei pos-  la. Solo in questi casi citati un servo della gleba po-
     degli zar della dinastia dei Romanov sino all’abolizio- sedimenti, alcuni servi della gleba furono in grado   teva abbandonare legittimamente i campi affidatigli.
     ne della monarchia nel 1917.           di accumulare una fortuna sufficiente da pagare per
     Politica interna                       la loro liberazione.Divenire servi della gleba poteva  Atteggiamento dei servi della gleba verso
     Caterina II come zarina di Russia dipinta   essere anche una scelta: rinunciando alla propria li- Caterina
                                            bertà nelle mani di un proprietario terriero, si poteva  L’atteggiamento  tenuto dai servi della  gleba  nei
     nel 1762 da Ivan Argunov               godere della sua protezione  e del suo supporto in  confronti dei loro sovrani era stato storicamente   Caterina II con le insegne imperiali di Russia
     Istruzioni  dell’imperatrice  alla  commissione  chia-  tempi duri. Inoltre, il servo della gleba avrebbe rice- contraddistinto  da grande venerazione e rispetto.   da Wikipedia
     mata a elaborare il nuovo codice di leggi  vuto della terra da coltivare, di cui una parte sarebbe  Generalmente  i servi della  gleba consideravano  i                                 ( Continua la prossima uscita)


                                                                   HAI TAPPETI
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