Page 34 - Sebino News - Maggio 2022
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                  I FUNERALI  DEL MARESCIALLO  MAGGIORE,
          CARABINIERI DI CHIARI, NICOLA FIRRARELLO DI ANNI 56





































































                                                                                                                AGENZIA FOTOGRAFICA S.MARCO PALAZZOLO S,O  BS

                                               ridimensionamenti, per i quali fu sacrificata la cupola  S. Gregorio Magno, S. Ambrogio, opera di Silvestro  rapporti e dei gesti che la rende assai accattivante. Le
          ANTICA PARROCCHIALE                  prevista sul presbiterio ma l'edificio riuscì ciò nono- Salterio. Proseguendo lungo la navata di sinistra si  stazioni della Via Crucis vennero poste il 21 ottobre
         La prima chiesa parrocchiale deve essere stata eretta   stante un bel monumento architettonico. L'abbatti- trova l'altare in scagliola opera di Martino Pasquetti  1830. Sono opere molto espressive del pittore Giulia-
        nella seconda metà del sec. XV, quasi contemporanea-  mento della vecchia chiesa ebbe luogo nel luglio 1766  con una tela della S. Famiglia, proveniente dalla Pi- no Motta mentre le cornici ovali ricurve vennero ese-
        mente all'erezione della parrocchia. Venne consacrata   quando il vescovo ordina il trasporto del SS. in S. Got- nacoteca di Brera di Milano che Luciano Anelli ritiene  guite dal falegname locale Paderno e dorate da Poisa.
        il 4 ottobre 1503 come ricorda una lapide conservata in   tardo o al santuario della Madonna del Castello. Già  bolognese,  della  metà  del  sec.  XVII.  Lavoro  "certo  Il parroco don Tonoli provvide la chiesa parrocchiale
        sagrestia che suona: «DIVO PANCRAZIO / PATRO-  fin dal 1785 le opere murarie erano finite. Nel 1787  impregnato, continua l'Anelli, dei lumi del Guercino  di una bella statua di S. Gottardo da esporsi nel giorno
        NO-SACRUM / IIII-NON-OCT-MDIII / PAULI-ZA-  Pietro Scalvini aveva già affrescato il presbiterio, men- e di certa sua nobiltà di atteggiamenti ma, anche, così  della sua festa.
        NE-PONT-BRIX  /  M.  SAR-PONT-NAUP-VICAR   tre nel 1799 veniva eretto il bell'altare maggiore e al  ricca di naturalezza di gesti e di un'attenzione per la  La sagrestia, di elegante forma ottagonale, venne co-
        / LUBIANO-MARS-RECT.-R.-M- / CONSECRA-  contempo furono completati gli altari laterali. Toccò al  mensa - tovaglia e suppellettili - che par conoscere  struita dal 1812 al 1814 su disegno dell'arch. Antonio
        VIT». Che tradotta in italiano vuol dire: «Questo tem-  parroco don Tobia Omodei completare l'opera nel suo  Annibale Caracci". Segue la cappella e l'altare del SS.  Vigliani, decorata dal Terraroli e affrescata dal Teosa.
        pio sacro al patrono S. Pancrazio, fu consacrato il 4   insieme, con il nuovo campanile (1806) con la posa  Sacramento. Costruito forse dal 1791 venne poi nel  Il grande banco venne posto nel 1833. Negli ambulacri
        ottobre 1503 da Marco Sarocco vescovo di Lepanto   delle stazioni della Via Crucis (1830), della sagrestia  1800-1801 adornato di stucchi del comasco Martino  della sagrestia esiste un busto marmoreo di don Tobia
        e vicario del vescovo di Brescia Paolo Zane, essendo   (1833), del coro, della facciata (1838). Nel frattempo  Pasquelli e del figlio Fortunato mentre per le mense  Omodei dello scultore Pietro Pagani di Carrara con
        rettore Don Lubiano Marsiano». Pochi anni dopo la   il Teosa affrescava la navata. La facciata di grande  parapetti e giardini, vennero utilizzati i precedenti alta- una lunga iscrizione latina altamente laudativa. Nel
        consacrazione il parroco don Lubiano Marsiano oltre   eleganza settecentesca, ancora rustica, nel 1803 venne  ri. Vi venne collocata la tela dell'altare precedente so- 1990 venne rifatto in marmo il pavimento della chiesa
        ad altri abbellimenti eresse un nuovo fonte battesimale   dotata dell'elegante portale opera del tagliapietre Pao- stituita nella nicchia superiore dalla statua del S. Cuore  parrocchiale, realizzato il nuovo altare maggiore ed il
        di cui nel 1930 è stata segnalata seminterrata la elegan-  lo Palazzi di Rezzato, grazie ad una cospicua offerta  e nella inferiore dalla reliquia della S. Croce.  nuovo ambone. Il campanile venne eretto dalla ditta
        te vasca marmorea, ornata della fiamma simbolica del   di Lelio Bonardi (m. nel 1804). Nel 1837 l'impresario  L'altare maggiore e la tribuna vennero costruiti nel  Francesco Della Torre nel 1806. Nel 1808 vi venne
        nome di Cristo, tanto usata da S. Bernardino da Siena   Giovanni Confortini di Virle la ornava degli apparati  1798-1800 da Paolo Palazzi di Rezzato e pagati lire  collocato il concerto di campane fuse dalla ditta Mon-
        nella sua propaganda antiblasfema e di una iscrizione,   architettonici (basamenti, lesene, capitelli). Di ignoto  2504. Le cantorie come il pulpito furono costruite nel  tini di Bergamo. L'orologio elettrico venne posto nel
        che gira intorno al labbro ottagonale della vasca me-  scultore sono le due statue di S. Pancrazio (titolare del- 1815 dall'artigiano locale Giovanni Paderno e decora- 1903 dalla ditta Frassoni di Rovato. Il 22 ottobre 1989
        desima e che dice: «INSIGNITO CORPORIS XSTI   la chiesa) e di S. Gottardo (patrono).  te e dorate da Angelo Poisa. L'organo antico di ignoto  il vescovo ausiliare mons. Mario Vigilio Olmi bene-
        SACRARIO ALTARI CALICIB. PARAMENT. MIS-  "L'interno, scrive Giovanni Cappelletto, mostra il di- autore venne sostituito nel 1819 da uno nuovo costru- disse la cappella iemale
        SALIB. PALLAQ. MUNITO. SALUTIS FONTEM   segno perfetto che non può essere di un semplice ca- ito dal bergamasco Luigi Cadei. Nel 1910 venne poi  ricavata da un fabbrica-
        LUBIANUS MARSIANUS RECT. AERE PROPRIO   pomastro. Le quattro cappelle laterali si alzano fino al  rifatto dalla ditta G. Bianchetti di Brescia. Il coro e i  to  dell'ex  casa  colonica
        P. - MDXXIIII». Ma la chiesa, era rimasta o incompiu-  tetto fra i contrafforti molto marcati, cui si affiancano  sedili del presbiterio vennero eseguiti nel 1833. Scen- adiacente alla canonica
        ta o ridotta in condizioni deplorevoli. Tale la trovava il   semicolonne che chiudono tra loro nicchie con statue.  dendo dalla navata di destra si incontra la cappella e  e dedicata al Crocefisso,
        vescovo Bollani nella sua visita del 1567. A sua volta   Gli arconi di apertura delle cappelle sono retti inve- altare della Madonna del Rosario, iniziata nel 1791  che, scolpito in legno da
        nel 1580 il visitatore a nome di S. Carlo trovava il pre-  ce da semplici lesene. Sopra il presbiterio il progetto  circa, con il ricupero dell'altare della chiesa precedente  artisti della Val Gardena,
        sbiterio non conforme alle prescrizioni del Concilio di   prevedeva un cupolino elissoide, sostituito nella rea- e stucchi di Martino e Fortunato Pasquelli di Como.  domina la cappella.
        Trento e non finito il campanile. Il visitatore rilevava   lizzazione da una vela. L'abside è piatta con catino a  Nella nicchia venne collocata la statua della Madon- Da Enciclopedia
        inoltre l'irregolarità della cappella del Battistero troppo   conchiglia ma resta separato dal cupolino da due ar- na del Rosario sostituita poi da altra della Madonna di  Bresciana
        debordante dall'edificio. Forse rimesse in ordine nel-  coni traversi che riprendono, in perfetta coerenza, il  Fatima. Sotto la statua in elegante cornice venne col- Di Antonio Fappani
        la metà del sec. XVII, la chiesa aveva quattro altari   ritmo della nave". L'interno è ricco di stucchi, opera  locata l'antica immagine a fresco della Madonna della   (Continua   Il parroco
        laterali dedicati al SS. Sacramento, alla Madonna del   del comasco Martino Pasquello e dal figlio Fortunato,  Salute, riscoperta a quanto pare nel 1860 nella demo-  la Prossima Uscita)  Don Giovanni Manenti
        Rosario, a S. Andrea e a S. Gottardo. Quello del SS.   fedeli collaboratori dell'architetto Marchetti. Il presbi- lizione della antica
        Sacramento venne  rifatto nel 1670 circa.  La chiesa   terio è stato affrescato nel 1787 da Pietro Scalvini con  parrocchia e subito
                                               una grande raffigurazione del martirio di S. Pancrazio,  fatta  oggetto  di PADERNO FRANCIACORTA
        ormai cadente venne demolita verso la metà del sec.
        XVIII per erigere la nuova chiesa.     definito secondo l'Anelli, con i suoi quattro "spirito- particolare devo-
                                               sissimi" Evangelisti dei pennacchi, «un affresco d'im- zione. L'altare che
        La costruzione di una NUOVA CHIESA venne decisa   pianto ariosissimo, brillante di colore, saldissimo nella  segue è dedicato
        dalle vicinie nel 1748 anno nel quale vennero sacri-  costruzione. Un affresco che dimostra in pieno la tenu- alla B. Vergine coi
        ficati all'opera gli utili del Monte di pietà e si diede   ta qualitativa plastica e formale dell'artista anche nelle  S.S. Gottardo, An-
        impulso all'opera. Fu costruita, è stato osservato, con   opere estreme e che, semmai, deve far riflettere su certi  tonio abate e Vin-
        le briciole e ciò spiega una certa lentezza anche se non   recuperi formali rispetto ad un periodo precedente di  cenzo de Paoli raf-
        mancarono considerevoli lasciti come quelli di Ange-  gusto più fragile e di colorismo schiarito fino all'este- figurati in una tela
        lica Fainelli, dei parroci Bonomini, Vincenzo Belleri,   nuazione». Nella volta della navata il pittore clarense  proveniente, come
        del nob. Giulio Baitelli e di altri Baitelli. L'incarico   Giuseppe Teosa ha raffigurato in due grandi affreschi  quella dirimpetto,
        del progetto venne affidato all'arch. Giovanni Battista   il Battesimo di S. Pancrazio e lo stesso santo che si  dalla  Pinacoteca
        Marchetti del quale rimane un bel disegno da lui firma-  rifiuta di adorare Giove, risalenti probabilmente agli   di Brera nella qua-
        to. Al riguardo, alcuni studiosi ritengono che, anche in   anni Venti del sec. XIX. Sopra la bussola della porta  le  Luciano Anelli
        considerazione dell'età avanzata dell'architetto, il pro-  maggiore lo stesso pittore ha raffigurata la scena di  vede una "macchi-
        getto lo si debba probabilmente al figlio ab. Antonio,   Gesù che scaccia i profanatori del tempio. Ai lati del- na" barocca, ma
        emulo del padre nell'architettura. Il progetto originario   la navata subito dopo l'ingresso stanno in nicchie due  abbreviata  nello
        subì per la ristrettezza dei mezzi a disposizione alcuni   statue di S. Agostino e S. Girolamo. Seguono lungo le   spazio della tela
                                               navate altre statue raffiguranti il re Davide penitente,  con un gusto per i
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