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STORIE DI PESCA E DI PESCATORI 2 si deteriorava e tendeva a marcire. Perciò per se- rimanessero intrappolate ma potessero tornare li- lago: Lovere, Iseo e Sarnico) avevano negozi di
bere per diventare grandi, riprodursi ed essere pe- vendita al dettaglio ove privati, ristoranti e locan-
coli i nostri pescatori facevano la “tentoria”.
Gli attrezzi del L’operazione della “tentoria” consisteva nel far scate quando era il momento giusto. Oltre le reti, de andavano ad approvvigionarsi. Tutti i mercati
bollire le reti in un enorme pentolone apposita- vi erano altri metodi di pesca: i “bertaei”(nasse), tra Bergamo e Brescia avevano banchetti ove si
pescatore ed i mente attrezzato su un grande fornello in mura- i furù (fiocine). Vi era poi la pesca con la “centi- vendeva il pesce d’acqua dolce. Vi erano pesci
pesci del lago tura. Le reti venivano bollite insieme allo “zei” lena”. La “centilena” era proibita. Consisteva in meno commercializzati quali le “oe” (alborel-
(buccia di castagne finemente tritata e contenente una lampada ad acetilene montata sulla barca e le),la “bosa” (bottatrice),il “caisì” (cavedano), lo
Il pescatore del lago un alta concentrazione di tannino). Questo lavo- accesa di notte (come le lampare del mare). ”sgarzael (scardola),il ”verù” (vairone) che, es-
d’Iseo, come abbia- ro, consentiva di disinfettare le reti, renderle più La luce attirava i pesci che venivano facilmente siccati e poi messi sotto olio o sotto sale o in altro
mo visto, ha circa robuste e farle durare a lungo. Inoltre, consentiva infilzati coi “forù” in quanto restavano fermi, ab- modo, il pescatore riusciva ad immettere in una
2.500 anni. Fin dai di dare un colore scuro al cotone, di sua natura bagliati dalla luce. Il nome “centilena” non è che economia povera ma di straordinaria bellezza.
primordi, per poter bianco e quindi visibile dai pesci. Ogni pescatore la storpiatura in dialetto di acetilene. La “pesca Tanti venivano al lago perché tutti potevano per-
avere battute di pe- aveva le sue ricette e le sue formule per questa con la lampada ad acetilene” divenne per i pesca- mettersi di andare all’osteria ed ordinare un piatto
sca fruttuose, cercò operazione per dare alle reti i colori da lui pre- tori semplicemente la “centilena”. di “pà e pesì” (un panino e un piatto di alborelle
di costruirsi degli feriti che andavano dal marrone scuro al verde. Dopo la guerra del 1940/1945 l’avvento delle secche o fritte a seconda della stagione solitamen-
attrezzi che facili- La “tentoria” si faceva di norma una volta al reti in filati sintetici disperse questa tradizione te corroborato da un calice di vino rosso).
Il cantastorie tassero la cattura dei mese e le “perole” sul lago erano, date le grandi millenaria, rendendo ai pescatori la vita un po- Questi erano i pesci che hanno dato vita al nostro
pesci. Le prime rudi- dimensioni, cinque o sei. Per i comuni del bas- chino più facile. Grazie ai numerosi incubatoi e pescatore e al nostro lago, insieme a qualche al-
mentali fiocine consistevano in bastoni con una so lago (Sarnico, Paratico e Predore) ve n’era semine di trote, di anguille e di coregoni che ogni tro pesciolino meno conosciuto, ai gamberi e alle
punta di selce fissata sulla cima; anche la pesca una a Paratico, ancora esistente e situata nel bel anno venivano effettuate, il pur duro lavoro del ostriche di lago (si racconta dal potere altamen-
con arco e frecce era praticata con frequenza. percorso del parco dei tassodi. Tutti i pescatori di pescatore ebbe, da fine ‘800 a metà ‘900 un pe- te afrodisiaco) divenute ormai leggenda. La mia
Ciò è confermato dai numerosi ritrovamenti di questi paese ed anche quelli di altri, se volevano riodo ricco di soddisfazioni. I pesci pregiati del generazione ha intravisto tutto questo e qualche
punte di selce di varia grandezza e forma nelle potevano accedere alle “perole”. Le reti avevano lago erano numerosi pure per lla qualità dell’e- ultima “frega” di 15 o 20 tinche tutte assieme in
zone paludose intorno al lago. Sono stati rinve- varie fogge e misure in altezza, in lunghezza e cosistema. Si calcola che per due secoli, dal 1750 località “al port” (piazza XX settembre) a Sarni-
nuti anche ami e punte di arpione in osso di varie dimensioni delle maglie. Vi erano reti proibite fino agli anni cinquanta del ‘900, mediamente co ma, mentre siamo arrivati nel terzo millennio,
fogge e dimensioni, atti alla cattura del pesce e la come il “ciapatot” (prenditutto) che aveva ma- 250 famiglie del lago vivessero di questa pro- tutto è cambiato ed oggi, dominano le nostre ac-
storia ci racconta, attraverso ritrovamenti ed in- glie talmente piccole che nessun pesce poteva fessione. que siluri e carassi, pesci che nemmeno hanno un
cisioni rupestri, di come si catturasse il pesce con sfuggirgli. Altra rete proibita era la “bastarda” L’ “anguela” (anguilla), il “pes persech” (pesce nome nel nostro dialetto. Tuttavia nel prossimo
fascine, ceste di rami intrecciati e rudimentali (bastarda) con maglie piccole che catturava mi- persico), la “troda” (trota), il “coregù” (corego- numero vi racconterò del nostro pescatore e di
attrezzi di rami di salice e radici pure intrecciati, gliaia di arborelle. Reti consentite erano invece ne), il “los” (luccio) e la “sardena” (agone) ve- come ancora qualcosa di lui sopravviva sul no-
in qualche modo precursori delle reti. Nelle loca- il “tencher” (tencaro) o il “tremacc” (tramaglio) nivano mandati, freschi o conservati, tramite la stro lago.
lità di mare delle zone più calde naturalmente la atte alla pesca della tinca e della scardola e con le ferrovia di Paratico, nei mercati e ristoranti delle Giuseppe Bettera
pesca si sviluppò prima che sul lago d’Iseo, tanto maglie di misura tale per cui le piccole tinche non città e, le cooperative di pescatori (erano tre sul
che, la “rete di Antrea”, ritrovata nel 1913 nella
omonima cittadina e costruita con rami di salice,
viene fatta risalire a 8.300 anni prima della na-
scita di Cristo. Ciò che trasforma la pesca in una
vera peculiarità di un nucleo umano e poi in pro-
fessione è proprio l’avvento della rete o, meglio,
delle reti da pesca costruite in filato vegetale.
Le prime reti di questo tipo apparvero sul lago
probabilmente con l’arrivo dei romani che già
esercitavano questa attività e l’allevamento dei
pesci in maniera professionale. A Roma, il com-
mercio del pesce era in quel tempo un lavoro ri-
levante e di buon reddito. Le reti erano costruite
con fili di lino e di canapa intrecciati a mano e co-
lorati con metodi naturali. Per secoli, le reti furo-
no fatte con questi materiali cui successivamente
si aggiunse il cotone. Dal periodo romano e fino
al 1920 le reti sul nostro lago venivano costruite
a mano, generalmente dalle donne, con la “ogia”
(apposito ago). I filati di lino, canapa e seta con
cui si costruivano le reti, da tempo, avevano la-
sciato spazio al più economico cotone. Ma il co-
tone, come anche le altre fibre vegetali, in acqua
Futurismo, da Boccioni a Balla a Carrà: 100 anni di dinamismo estetico Villongo, 4 maggio 2022
futurismo che celebra quel dinamismo venerdì dalle 17,00 alle 22,00; sabato e dome-
meraviglioso, nato oltre cent’anni fa. nica dalle 10,00 alle 13,30 e dalle 16,00 Negli ultimi mesi, il centrodestra di Villongo ha
La mostra analizza anche la totalità di un alle 22,00; aperture straordinarie: giovedì 2 lavorato per costruire un progetto unitario e ambi-
movimento che seppe influire su tutte le giugno dalle 10,00 alle 13,30; dalle 16,00 zioso per il futuro di Villongo, in vista delle prossime
forme d’arte: pittura, scultura, fotografia, alle 20,00 (solo per visite guidate su prenota- elezioni amministrative.
letteratura, cinema, teatro, musica, moda zione fino alle ore 22,00) Le Segreterie locali di Lega - Salvini Premier, Forza
e perfino la cucina. Museo Civico G. Bellini, Via S. Paolo, 8, Italia e Fratelli d’Italia, in accordo con le rispettive
Sono esposti anche alcuni oggetti molto 24067 Sarnico BG, Tel 035912134, Biblioteca Segreterie provinciali, comunicano, con soddisfa-
originali, come una radio futurista, un Si ringraziano gli organizzatori, Origini by zione, di aver individuato in Francesco Micheli il
fonografo, un parlofono Edison e una EBLand Srl, l’associazione che fornisce tutto il candidato Sindaco comune per le prossime elezioni
selezione di spartiti musicali mai eseguiti supporto locale, Il Ponte, e gli sponsor, Coge- e che, per le prossime elezioni, concorreranno con i
fino ad oggi. me, Riva (gruppo Ferretti), Professional Link rispettivi simboli.
L’esposizione, si snoda in un percorso a Srl e Pomilio Blumm per il supporto tecnico, Francesco Micheli, trentuno anni, avvocato a Berga-
spirale che termina all’ultimo piano di un economico e della comunicazione, che ha con- mo, militante della Lega - Salvini Premier è attual-
museo civico che è un vero e proprio gio- sentito la realizzazione dell’intero progetto. mente nelle file dell’opposizione come consigliere
iellino, posto sulle rive del lago d’Iseo, Un ringraziamento particolare è dovuto al Sin- comunale, sintetizza i valori dei tre partiti.
vicino alle acque che ospitarono i Floa- daco Giorgio Bertazzoli e all’Assessore alla “Sono orgoglioso di rappresentare il mio partito che,
ting Piers di Christo nel 2016. Cultura del Comune di Sarnico, Laura Cre- unitamente al centrodestra, si metterà in gioco per
I curatori della mostra, protagonisti at- scini che hanno voluto fortemente il progetto, fare in modo che Villongo torni ad avere il ruolo che
tualmente della cura di due Padiglioni dopo il successo della mostra su Andy Warhol merita nel territorio. Prenderò a cuore l’impegno che
Nazionali alla 59° Biennale di Venezia, e al Prof. Massimo Rossi, Conservatore del mi è stato dato, lo svolgerò con passione, sempre
hanno impostato una visita che raccon- Museo, per il coordinamento locale dell’espo- nell’interesse dei villonghesi.
ta in modo poetico e di grande qualità, sizione. Farò in modo che vengano attuati tutti i progetti che
l’ampiezza del futurismo, mostrando una Per informazioni: saranno oggetto del nostro programma elettorale,
selezione accurata di aeropitture, una no- Orari, aperture, visite guidate: ricco di interventi a favore della nostra comunità.
vità assoluta in quegli anni, resa possibile Tel 035912134, Biblioteca
dall’avvento dell’aeroplano come straor- Opere, curatori, catalogo: Tel 045 8622389, Credo molto nella mia squadra che, con l’appoggio
dinario mezzo di elevazione e di velociz- Origini by EBLand Srl Ufficio Stampa: dei partiti di centrodestra, si metterà in gioco per
Al Museo Civico G. Bellini zazione dei viaggi umani. Tel 085 421 2032, Pomilio Blumm Villongo con entusiasmo e abnegazione”.
Si parte con due inaspettate
di Sarnico, 100 opere selezio- opere figurative del periodo
nate da Sandro Orlandi Stagl giovanile degli artisti futuri- Heidi Andreina
e Massimo Scaringella in un sti, per consentire ai visitato-
percorso che analizza il movi- ri di apprezzare l’evoluzione
mento artistico nato un secolo fa. della pittura e del pensiero
Sarnico (Bergamo) - La scul- futurista.Un’esposizione
tura simbolo del futurismo, unica nel suo genere che
“Forme uniche della continu- gode della collaborazione
ità nello spazio” di Umberto di una decina di prestatori
Boccioni (la stessa che ammi- d’opera, fra privati e pub-
riamo sul retro della moneta da blici, come il Museo Depero
20 centesimi di euro) è l’opera e l’archivio Carrà e che ha
di punta di un’esposizione di messo insieme una colle-
quasi cento opere degli artisti zione di opere che arriva
di riferimento del movimento da tutta Italia, da Palermo a
come Giacomo Balla, Car- Milano.
lo Carrà, Enrico Prampolini, L’opening è fissato il ve-
Nicolai Diulgheroff senza di- nerdì 27 maggio 2022 alle
menticare un’opera firmata Mafarka Futurista, 18:00 su invito e l’aperura al pubblico da saba-
attribuita a Filippo Tommaso Marinetti. to 28 maggio fino a domenica 24 luglio 2022
Nel cuore della Franciacorta, sulle rive del con i seguenti orari:
lago d’Iseo, la culla della velocità della moto- giovedì dalle 17,00 alle 20,00 (solo per visite
nautica, il Museo Civico G. Bellini di Sarnico guidate su prenotazione fino alle ore 22,00)
(Bergamo) accoglie un’intrigante mostra sul